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Pubblicare un'app sull'App Store: linee guida, costi, compliance e rischi di rifiuto

Indice

Pubblicare un'app nell'App Store di Apple è fondamentale per gli sviluppatori che desiderano raggiungere e accedere a un'ampia base di utenti. Tuttavia, il percorso per arrivarci può essere irto di sfide quali costi elevati degli app store, linee guida complesse e lunghi processi di approvazione. 
In questo articolo ti mostriamo come caricare con successo la tua app, quali costi devi calcolare e cosa devi tenere presente per rendere efficiente la pubblicazione.



Requisiti per la pubblicazione

In passato, a differenza di Android, gli utenti iOS non avevano modo di scaricare app da fonti alternative. Qualsiasi app destinata a essere disponibile su iPhone o iPad doveva essere pubblicata tramite l'App Store di Apple. Le uniche eccezioni erano le app Apple preinstallate e il programma di beta testing TestFlight. Da qualche mese però, solo in Unione Europea, è stata resa possibile l'installazione di app da fonti diverse dall'App Store

Requisiti per la pubblicazione:
  • Xcode: Apple fornisce l'ambiente di sviluppo Xcode per lo sviluppo di app. È disponibile esclusivamente su macOS ed è essenziale per creare e testare app iOS.
  • Account sviluppatore Apple: per inviare app è necessario un account sviluppatore a pagamento. La quota annuale è di $ 99.
  • Numero D-U-N-S: le aziende richiedono un numero D-U-N-S per identificarle in modo univoco al momento della registrazione all'Apple Developer Program.
  • Revisione app: Apple esamina manualmente ogni app inviata. Sono in vigore rigide linee guida per la progettazione e i contenuti per garantire che gli utenti ricevano solo app di alta qualità e sicure.
  • Commissioni: Apple addebita una commissione del 15-30% sulle vendite generate tramite l'App Store.
Vantaggi per gli sviluppatori:


  • Pubblico di alta qualità: l'App Store di Apple si rivolge a un pubblico interessato e orientato alla qualità. Molti utenti iOS sono disposti a pagare per le app o ad acquistare in-app.
  • Piattaforma affidabile: grazie al rigoroso processo di revisione, le app sull'App Store godono di un elevato livello di fiducia tra gli utenti.
  • Presenza internazionale: l'App Store di Apple è disponibile in oltre 175 paesi e offre numerose opzioni di monetizzazione e localizzazione.
  • Visibilità tramite raccomandazioni: Apple mette in evidenza le app di particolare successo in categorie editoriali come "App del giorno" o "Le nostre preferite", un potenziale aumento della visibilità per gli sviluppatori.
 


Linee guida ufficiali

Le App Store Review Guidelines sono una raccolta di linee guida ufficiali Apple relative al contenuto e al design delle app che devono essere rispettate affinché l'applicazione possa essere pubblicata. Dato che vengono costantemente aggiornate è importante stare al passo. Queste linee guida possono essere raggruppate in cinque macro aree:


  1. Sicurezza
  2. Prestazioni
  3. Business 
  4. Design
  5. Legal
Vediamole dunque punto per punto.



1. Sicurezza

La sicurezza è probabilmente il pilastro più importante per Apple. Il focus centrale è proteggere l'utente da qualsiasi potenziale danno. Per questo motivo la sezione copre una vasta gamma di questioni: dal blocco dei contenuti offensivi alla creazione di una sicurezza dei dati solida . Qualsiasi app che tenti di ingannare, sfruttare o mettere a rischio la sicurezza degli utenti verrà rapidamente rigettata e chiusa.

Tutto questo si traduce nella necessità di chiarezza circa la modalità di gestione dei dati personali, dei contenuti generati dagli utenti, la sicurezza fisica nel caso di app mediche e la creazione di uno spazio sicuro per utenti giovani. 


2. Prestazioni

La sezione dedicata alle prestazioni si basa su un concetto molto semplice: l'app deve funzionare esattamente nel modo in cui viene presentata, ovvero una versione finale e funzionale, priva di bug, crash o link corrotti. Un utente che scarica l'app non deve ritrovarsi a dover affrontare problematiche relative alla performance dell'app.

"Le richieste di revisione delle app, comprese quelle disponibili per il preordine, devono essere versioni definitive complete di tutti i metadati necessari e URL perfettamente funzionanti; testi provvisori, siti web vuoti e altri contenuti temporanei devono essere eliminati prima dell'invio. Assicurati che la tua app sia stata testata sul dispositivo per verificare la presenza di bug e la stabilità prima di inviarla e includi le informazioni dell'account demo (e attiva il tuo servizio di back-end!) se la tua app prevede un login."

La maggior parte dei rifiuti di pubblicazione delle app sull'App Store avviene proprio per mancanze relative a questa sezione. 



3. Business

La sezione business riguarda la monetizzazione tramite app ed Apple dispone di regole molto severe relative ai pagamenti in-app, sottoscrizioni e la pubblicità per evitare prezzi poco chiari, commissioni nascoste o schermate di acquisto fuorvianti.
Sono puniti severamente con l'espulsione dall'Apple Developer Program anche le manipolazioni di recensioni, feedback e l'utilizzo di servizi di terze parti per scalare la classifica all'interno dell'App Store.

Informazioni come i termini di sottoscrizione, dettagli sui prezzi e sulle condizioni di rinnovo devono essere mostrati chiaramente prima che l'utente clicchi su "Acquista". Apple dispone di un proprio sistema per gli acquisti in-app (IAP) che si basa su un'interfaccia Swift. Infine, se l'app contiene pubblicità, quest'ultima deve risultare rilevante e non intrusiva per l'utente. 



4. Design

La sezione di design è interamente incentrata sull'esperienza utente. Le applicazioni devono risultare semplici, raffinate e innovative. Anche se un'applicazione è stata approvata, deve essere aggiornata nel tempo per poter continuare ad offrire un'ottima esperienza utente, altrimenti Apple si riserva il diritto di rimuovere in qualunque momento applicazioni che smettono di funzionare oppure offrono un'esperienza degradata.

"La tua app dovrebbe includere funzionalità, contenuti e un'interfaccia utente che la elevino al di sopra di un sito web riconfezionato. Se la tua app non è particolarmente utile, unica o "simile a un'app", non dovrebbe essere presente sull'App Store. Se la tua app non offre un valore di intrattenimento duraturo o un'utilità adeguata, potrebbe non essere accettata."

Le Human Interface Guidelines vengono in aiuto per permettere di sviluppare un'applicazione adatta a qualsiasi piattaforma Apple. 



5. Legal

Le app pubblicate sull'App Store devono rispettare gli aspetti legali dei paesi in cui le app vengono rese disponibili. Quest'ultima sezione è molto ampia e i punti centrali ruotano attorno alla privacy e alla proprietà intellettuale.

Tutte le app pubblicate sull'App Store devono disporre di una loro privacy policy e la raccolta o l'utilizzo di dati dell'utente richiede l'implementazione del suo consenso, anche se i dati sono considerati anonimi. Inoltre, le app devono rispettare le impostazioni di autorizzazione dell'utente e non tentare di manipolare, ingannare o forzare le persone ad acconsentire all'accesso non necessario ai dati.

Quanto alla proprietà intellettuale: "Assicurati che la tua app includa solo contenuti creati da te o per i quali hai una licenza d'uso. La tua app potrebbe essere rimossa se hai oltrepassato il limite e utilizzato contenuti senza autorizzazione. Naturalmente, questo significa anche che l'app di qualcun altro potrebbe essere rimossa se ha "preso in prestito" dal tuo lavoro". 


Motivi di rifiuto

1. Motivi tecnici

App che crasha, è instabile o presenta bug evidenti

Esempio: un’app viene rifiutata perché non completava il flusso di login/accesso o perché certe funzionalità mostrano schermate vuote sotto condizioni specifiche.

Come avevamo detto nella sezione dedicata alle linee guida ufficiali, tra le motivazioni più frequenti di rifiuto per la pubblicazione delle app vi è il mancato rispetto della sezione dedicata alle prestazioni di un'app. Se l’app crasha, ha bugs gravi, prestazioni scadenti o non funziona sulle versioni o i dispositivi dichiarati, viene rifiutata.



Funzionalità incomplete o placeholder

Esempio: Un’app viene rifiutata perché il sito indicato come supporto o privacy non si carica o la descrizione promette funzionalità che non sono state implementate.

Testi o immagini temporanee (“coming soon”, “demo”, placeholder”), link non attivi, schermate vuote, sezioni incomplete o URL non funzionanti sono motivo di rifiuto.



Uso improprio di API native o violazioni di sicurezza

Esempio: un'app viene rifiutata perché il nome suggeriva un'affiliazione con un altro brand oppure è stato fatto uso di funzionalità non documentate o API non pubbliche.

L'uso di API private, accordi sui termini di licenza, norme su marchi, nomi di app, terminologie o descrizioni che richiamano altri brand in modo ingannevole violano le norme di pubblicazione Apple. 



2. Motivi relativi al contenuto o alla privacy

UX/UI di scarsa qualità o non conforme

Esempio: un'app viene rifiutata perché si presenta con un'interfaccia confusa, dei font troppo piccoli, un layout non responsive e un uso improprio di componenti iOS standard.

Apple richiede che l’interfaccia sia curata, coerente con principi iOS: leggibilità, usabilità, adattamento per varie dimensioni/schermi, accessibilità.



Metadati fuorvianti

Esempio: un’app presenta screenshot molto elaborati rispetto a come appare realmente oppure ci sono descrizioni che parlano di funzioni future che ancora non ci sono.

Screenshot, descrizioni, titolo, icone devono rispecchiare la realtà dell’app. Non è possibile dichiarare funzionalità o presentare funzionalità non ancora presenti.

Sistemi di pagamento e acquisti non conformi

Esempio: un'app presenta IAP dichiarati ma non funzionanti, i suoi modelli di abbonamento risultano incompleti, o viene fatto uso di una modalità di pagamento via sito esterno per bypassare il sistema Apple.

Se vengono usati sistemi esterni non ammessi da Apple per vendite di contenuti digitali, o se le funzionalità a pagamento non sono configurate correttamente, l’app viene rifiutata.



3. Motivi legali

Violazione copyright

Esempio: un'app viene rifiutata perché importa brani musicali non licenziati o presenta loghi o marchi registrati usati senza permesso.

È severamente vietato l'uso non autorizzato di immagini, musica, marchi, così come di contenuti offensivi, espliciti e discriminatori.



Non conformità alle normative su minori (COPPA)

Esempio: in un'app per bambini non è presente la richiesta di consenso verificabile da parte genitori o non sono implementate limitazioni sul tracking.

Se applicabile, norme come COPPA, obblighi speciali per app destinate a bambini, restrizioni sul tracking di minori. Apple è particolarmente attenta su queste tipologie di app.


Mancanza di termini di servizio o informative per utenti UE

Esempio: un'app richiede accesso a fotocamera, microfono e localizzazione ma non fornisce un link ad una privacy policy esterna ben visibile e non inserisce all'interno dell'app una sezione con i termini di utilizzo. 

Apple richiede che tutte le app che raccolgono dati personali abbiano una privacy policy disponibile sia nell’App Store Connect che all’interno dell’app. Inoltre, l’art. 13 del GDPR impone di fornire agli utenti un’informativa chiara e accessibile su quali dati vengono trattati, per quali scopi, e con quali basi giuridiche.



Costi di pubblicazione

Rispetto ad Android, la pubblicazione di app sull'App Store ha costi molto più elevati. Vediamoli:
  • Apple Developer Program: la commissione per gli sviluppatori è di 99 $ all'anno (circa 90euro).
  • Apple Developer Enterprise Program: 299 $/anno, solo per distribuzione interna.
  • Commissioni sulle transazioni: Apple addebita una commissione del 15% sui ricavi fino a 1 milione di $, oltre i quali la commissione aumenta al 30%. Questa commissione si applica alle transazioni completate al di fuori dell'app, come l'acquisto di biglietti per eventi o prodotti fisici.
  • Costi indiretti: vanno considerati anche i costi indiretti come QA, test su dispositivi reali, infrastruttura backend, privacy policy legale. 

Conclusione

Pubblicare un’app su Apple App Store non significa soltanto caricare un file IPA su Xcode e attendere l’approvazione: è un processo che richiede preparazione tecnica, rispetto di requisiti legali e una chiara strategia di conformità.

I prerequisiti fondamentali includono l’iscrizione all’Apple Developer Program (con i relativi costi annuali), la disponibilità di una privacy policy e termini di servizio conformi alle normative (GDPR in primis), e l’adozione di best practice in termini di design e user experience.

Le App Store Review Guidelines sono la bussola che ogni sviluppatore deve consultare: da esse emergono anche i motivi più comuni di rifiuto, che spaziano da bug e instabilità a metadati fuorvianti, dalla mancanza di trasparenza sulla raccolta dati fino al mancato rispetto delle regole sui pagamenti in-app.

Sottovalutare questi aspetti porta a ritardi, rigetti e costi aggiuntivi, sia diretti (costi di revisione, test, consulenze legali) sia indiretti (tempo sprecato, opportunità perse sul mercato). Al contrario, affrontare la pubblicazione con un approccio strutturato riduce i rischi e aumenta le possibilità di approvazione al primo tentativo.
Se stai considerando un'azienda di sviluppo app, è opportuno valutare tutte le possibili opzioni e i costi per assicurarsi di scegliere la piattaforma più adatta al proprio progetto.