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eCommerce: remarketing vs retargeting

retargeting vs remarketing

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Immagina che qualcuno non conosca ancora la tua azienda, visita il tuo sito web per la prima volta ed effettua direttamente l'acquisto di uno o più prodotti che vendi online. Si tratta di uno scenario ideale vero? Purtroppo la conversione di un potenziale cliente ad un acquirente a tutti gi effetti non è così immediata, ne abbiamo parlato di recente anche nel nostro articolo "Consigli su come migliorare l'abbandono del carrello ecommerce".

Si tratta di un problema ben noto nel mondo del commercio online: gli utenti arrivano sul tuo sito e se ne vanno dopo pochi secondi o minuti senza aver acquistato nulla. È importante ricordare che non tutti i visitatori che approdano sul tuo sito si trovano automaticamente nello stesso punto del ciclo di acquisto.

Nel caso dei visitatori che visualizzano il sito per la prima volta il tasso medio di conversione è bassissimo, il che significa che la stragrande maggioranza dei potenziali clienti lascia il sito senza acquistare nulla. Nel caso di visitatori che si trovano in una fase più avanzata del ciclo di acquisto, vengono spesso aggiunti prodotti al carrello ma poi all'ultimo cambiano idea e abbandonano il sito.

Tutti questi visitatori hanno un interesse comune per ciò che offrite sul tuo sito web, a prescindere dalla fase in cui si trovano: è quindi importante continuare a ricordarsi di questi clienti. Come? Forse hai già sentito il termine retargeting o remarketing… si tratta della stessa cosa? In questo articolo chiariamo di che cosa si tratta e, se ci sono, quali sono le differenze tra questi due approcci di marketing. 

 

 

Remarketing vs Retargeting

I termini remarketing e retargeting sono spesso utilizzati come sinonimi. Ma se si presta maggiore attenzione, pur essendo molto simili, non hanno lo stesso significato. La differenza principale di queste due metodologie sta nella strategia di base che utilizzano. 

Entrambe hanno lo scopo di raggiungere i precedenti visitatori del tuo negozio e, in ultima analisi, di attirarli nuovamente sul tuo sito web. Il retargeting utilizza cookie e annunci pubblicitari, come Google Ads, per raggiungere i potenziali clienti. Il remarketing, invece, si basa sull'email marketing: vengono raccolti gli indirizzi email e i potenziali clienti vengono informati che c'è ancora qualcosa nel loro carrello e che possono acquistare questi articoli con uno sconto. Entrambi gli approcci presentano potenzialità, opportunità e ostacoli diversi da superare, che ora analizzeremo in dettaglio.

 

Le potenziali sfide di entrambi gli approcci

Gli ostacoli o le difficoltà del retargeting risiedono nella frequenza di comparsa. Se uno stesso annuncio appare ripetutamente su diverse pagine, può essere fastidioso da un lato, ma può anche semplicemente accecare il cliente. Le informazioni che dovrebbero essere veicolate in questo modo non arrivano al potenziale cliente che compirebbe un’azione; pertanto, è necessaria la varietà.

Il nemico del remarketing è probabilmente il filtro dello spam, perché se le tue e-mail finiscono lì, la misura è considerata un fallimento. Prima devi convincere i tuoi potenziali clienti a inserirti nella whitelist. Inoltre, assicurati di evitare termini tipici come acquistare, sottoscrivere, abbonarsi, guadagnare, perché i filtri antispam reagiscono a questi termini. Se questo è già stato fatto, è importante suscitare interesse nell'oggetto dell'email, ad esempio offrendo la spedizione gratuita.

 

Remarketing vs retargeting: quale usare?

Nella sezione precedente abbiamo visto che il remarketing e il retargeting non sono la stessa cosa, questo però non significa che la scelta di un approccio escluda automaticamente l’altro. Entrambe le misure hanno la loro ragion d'essere e possono essere utilizzate anche in parallelo.

In linea di principio, entrambe hanno lo stesso gruppo target, ossia i visitatori del vostro sito web che non hanno ancora effettuato un acquisto, ma nonostante ciò hanno un effetto diverso, poiché partono da un punto diverso del ciclo di acquisto.


Il remarketing inizia quando i prodotti sono già stati aggiunti al carrello; il retargeting, invece, si concentra sui consumatori che non sono ancora così avanti nel ciclo di acquisto, ma che hanno comunque espresso interesse. Entrambi gli approcci di marketing online si completano molto bene: con il retargeting è possibile aumentare l'awareness e poi dare la spinta finale con il remarketing nelle ultime fasi del ciclo di acquisto. 

 

Sebbene gran parte del lavoro in entrambe le aree sia ormai automatizzato, non bisogna sottovalutare il monitoraggio e l'ottimizzazione costanti. Se hai bisogno di aiuto contattaci compilando il form qui

 

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